22.08.2016

Come si svolge una trattativa di compravendita immobiliare?

La trattativa di compravendita immobiliare, anche se non è sempre palesemente evidente, normalmente si sviluppa attraverso tre fasi principali:
• Colloqui, trattative ed atti precontrattuali;
• Sottoscrizione di un accordo generale quale il preliminare di compravendita;
• Sottoscrizione o stipula di contratto definitivo di trasferimento della proprietà.

Per ogni una di queste tre fasi avvengono, fra le parti coinvolte, scambi di atti e documenti con contenuti ed efficacia molto diversi in un crescendo di definizione dei contenuti, delle garanzie e degli obblighi, che portano al trasferimento della proprietà.

In linea di principio generale:

• La prima fase delle trattative si svolge con lo scambio di atti non vincolanti: lettere d’interessi o intenti, bilaterali e unilaterali o proposte di acquisto, quest’ultime riscontrate ma comunque formalmente non accettate dal Proprietario-Venditore;
• La seconda fase che consiste nella sottoscrizione fra le parti di atti ad effetti obbligatori, quali il preliminare di compravendita;
• La terza ed ultima fase dove si giunge alla stipula del rogito notarile di compravendita che è in ogni caso un contratto ad effetti reali.
Succede qualche volta che le parti effettuino direttamente la stipula del rogito notarile evitando così ogni azione precedente.
Le motivazioni nel caso possono essere le più diverse e giustificate; ad esempio il proprietario-venditore in qualità di persona giuridica in prossimità dell’imminente fine d’anno vuole fare ricadere, per motivi amministrativi e fiscali,  la vendita nell’esercizio nell’anno in corso, per cui si cerca di chiudere la compravendita nel minore tempo possibile.

È doveroso comunque precisare che la sempre maggiore complessità delle compravendite immobiliari, i valori economici delle stesse, le esigenze del potenziale acquirente di “fermare l’immobile” e del proprietario-venditore di verificare la solidità economica dell’acquirente, la positiva e per fortuna sempre più diffusa prassi di eseguire attente e precise verifiche sull’immobile in tutti i suoi ambiti fino a giungere alla Due Diligence Immobiliare, oltre alla necessità di concordare reciproche garanzie fra le parti, obbligano a procedere nell’ordine e con i contenuti delle tre fasi sopradescritte.

Alla stessa maniera, nel tempo, il preliminare di compravendita si è trasformato da mero e semplice contratto di accordo generale, in un vero e proprio contratto preciso e dettagliato in ogni sua parte contenente da subito chiari e precisi accordi fra le parti, qualcuna di valore anche ultrattivo (considerate valide anche dopo la stipula del rogito notarile) e integralmente riportate nell’atto notarile di trasferimento della proprietà con il quale il notaio le ufficializzerà a tutti gli effetti.
Emerge, quindi, chiaro ed inequivocabile che l’approccio e la gestione di una trattiva di compravendita immobiliare non è poi affare semplice o da prendere alla leggera.
Le responsabilità in capo all’Acquirente ed al Proprietario-Venditore sono già in essere dalla prima fase della compravendita,  quella dei colloqui e trattative iniziali o fase precontrattuale.
Come si usa dire: “chi bene comincia è già a metà dell’opera”. Per cui da subito, bando all’improvvisazione, ai dati imprecisi o “più o meno dovrebbe essere …….”, alla presunzione che tutto sia in regola,  alla fretta ed alla superficialità.

Una trattiva di compravendita immobiliare condotta nel rispetto delle modalità sopra descritte è già di per se una garanzia reciproca, fra acquirente e proprietario-venditore.  Infatti procedendo passo passo, in particolar modo se ogni una delle parti è affiancata  da un tecnico di sua fiducia, si evitano anche i semplici e non meno pericolosi errori formali il tutto in funzione della buona risuscita della compravendita, qui intendendo con buona riuscita non il fatto che l’immobile sarà compravenduto bensì che non ci saranno le classiche “brutte sorprese”.